Prendete per esempio il 1986.
Esce The queen is dead degli Smiths, la stazione orbitante russa Mir va nello spazio, arriva in edicola il primo numero di Dylan Dog.
Il 9 febbraio passa la cometa di Halley, a giugno i Queen suonano a Wembley, a ottobre Reagan e Gorbačëv si incontrano per la seconda volta.
Nel frattempo, l’Argentina di Maradona ha vinto il secondo mondiale in Messico, battendo in finale la Germania. 3 a 2.
In TV impazzano i telefilm americani anni ottanta tipo A-Team, Magnum P.I., Supercar. C’è anche La piovra 2.
E’ l’epoca del Commodore 64 e dello Spectrum, dei giochi da bar in ogni bar, dei vestiti e dei diari e degli astucci firmati Best Company.
Per le strade un sacco di FIAT Uno e Volkswagen Golf, mentre la Lancia presenta la prima Delta Integrale.
Fra storia e cronaca il disastro di Cernobyl, un sacco di casini nel Mediterraneo, lo scandalo del vino al metanolo.
Nei dintorni di Firenze il volantino “Occhio ragazzi!” appeso un po’ ovunque ci ricorda di essere nelle dolci colline di sangue.
Io vado alle elementari, e di parecchie di queste cose non ho coscienza.
Non so giocare a calcio, anzi non so giocare a pallone.
Un bel problema.
Gioco male, e soprattutto non conosco bene le regole.
Non tifo per nessuna squadra.
Mi piace disegnare, e passo molto tempo a fare copie di disegni di animali dall’enciclopedia degli animali.
Vado a lezione di pianoforte.
Non guardo molto i cartoni animati, anzi in generale guardo poco la televisione, ma sono appassionato di automobili “Bburago” e di aereoplani.
L’auto di famiglia è una Renault colore verde prato.
In aereo ci sono già stato un paio di volte ma forse nemmeno lo ricordo, e gli aerei, quelli veri, puntini e scie bianche nel cielo, rimangono oggetti misteriosi e lontani.
A giugno come ad ogni giugno comincia un’estate pressoché infinita, e nel mezzo ci devono essere delle vacanze in camper, credo.
Ad agosto i negozi sono tutti chiusi, io sono a casa e almeno qua in provincia non c’è quasi nessuno.
Verso ottobre c’è la fiera, e a novembre e a dicembre fa freddo e forse nevica o forse no. Di certo non come l’anno prima.
Prendete un anno. Uno qualsiasi.
Prendete per esempio il 1986.